Vetrina









Vetrina 2025



PRISMI Vetrina - rassegna sulla drammaturgia svizzera.
1° edizione


20 maggio - 10 giugno 2025
Nell’ambito della rassegna LAC “PAESAGGI POSSIBILI”
Presentazione di 4 testi di drammaturgia contemporanea svizzera verranno mostrati in forma di lettura scenica: due testi inediti dei ticinesi Anahì Traversi e Marzio Gandola  e due testi oltralpe tradotti in italiano della argoviese Julia Haenni e la ginevrina Marina Skalova.

In partenariato con il LAC, e sostenuto da:
Pro Helvetia, Repubblica e Cantone Ticino - Fondo Swisslos, Ernst Göhner Stiftung, Fondation Jan Michalski, Société Suisse des auteurs, Oertli Stiftung, Città di Lugano, Città di Mendrisio.


LA CADUTA DELLE COMETE E DEI COSMONAUTI
Marina Skalova / Alice Sinigaglia


Martedì 20 maggio 2025 
18.00─19.30
Teatro Studio, LAC, Lugano





Questo road-trip poetico di due esseri alla deriva è un'esplorazione della caduta dell’URSS e delle ideologie politiche. Una giovane astrofisica e suo padre si mettono in viaggio da Berlino a Mosca in auto. Lei abitata da una delusione sentimentale, lui tormentato da un profondo senso di sradicamento, si affrontano come due persone che hanno perso la loro utopia. Un testo che si interroga sulla mercificazione dell’amore, l’ascesa dell’individualismo e il declino dei valori collettivi.

Traduzione di Tommaso Giacopini
Regia della mise en lecture: Alice Sinigaglia
Cast in via di definizione.
Inclusa una talk con l’autrice e la regista, moderato da Elisabeth Sassi


MAGGIORI INFO


AGUSTINA, sulla soglia
Anahì Traversi / Fabiana Iacozzilli


Martedì 27 maggio 2025
18.00─19.30
Teatro Studio, LAC, Lugano


Una madre, un padre e una figlia si trasferiscono dal Sud al Nord del mondo, in cerca di un luogo dove possa esserci una migliore stabilità economica e sociale. Una volta giunti a destinazione emergono però i ricordi e le malinconie del paese d’origine, ormai diventato un luogo idealizzato. La casa che hanno lasciato rappresenta il luogo in cui vorrebbero vivere, se il sistema economico non speculasse sulla vita delle persone, mentre la casa dove ora si trovano è il luogo dove la speculazione economica si prende gioco dei loro desideri. Agustina, figlia senza età, osserva e si osserva, chiedendosi: dove vivono le persone, in un luogo o in un sistema economico?

Regia della mise en espace: Fabiana Iacozzilli
Con: Alice Redini, Marta Malvestiti, Woody Neri
Inclusa una talk con l’autrice e la regista, moderato da Elisabeth Sassi


MAGGIORI INFO


INESPLOSIONI
Marzio Gandola / Lorenzo Ponte


Martedì 3 giugno 2025
18.00─19.30
Teatro Studio, LAC, Lugano



La Svizzera è un paese tranquillo, dove non succede mai nulla di male. La Svizzera è un paese noioso, in cui puoi essere multato se suoni il clacson senza un motivo valido. Un rigore di fondo, innocente e per molti aspetti positivo, è alla base di una società ritenuta da molti esemplare. Ma gli incidenti ci sono, e anche molti, sapreste citarne uno?
Nel 1969 il primo reattore nucleare svizzero sfiora una catastrofe che avrebbe portato ad una massiccia contaminazione radioattiva; nel 2018 a Bellinzona un ragazzo viene arrestato con l’accusa di preparare un attacco armato ad una scuola superiore. Bombe disinnescate, secondo i reportage. Un’artista e un giornalista vogliono occuparsi di questi fatti, e si scontrano con la difficoltà di farlo, apparentemente data dal rigore delle leggi che tutelano la privacy. In realtà, il senso del rigore e della privacy sono radicati anche in loro. Gli attori che interpretano questi ruoli, al contempo, raccontano il loro rapporto con la memoria e la narrazione, portando materiali, fatti, tracciando un’immagine più simile ad una bomba inesplosa che ad una disinnescata. 

Regia della mise en espace: Lorenzo Ponte
Con: Cast in via di definizione
Inclusa una talk con l’autrice e la regista, moderato da Elisabeth Sassi


MAGGIORI INFO


LA DONNA SI CURA (kills the party)
Julia Haenni / Giulia Rumasuglia


Martedì 10 giugno 2025
18.00─19.30
Teatro Studio, LAC, Lugano


Una donna ha dolore e va dal medico, dal primo, dal secondo, dal terzo. Nessuno degli uomini bianchi in camice bianco ha una soluzione per i suoi dolori al basso ventre. Né tanto meno li considera sul serio.
La donna si cura (kills the party)  mette in scena la storia secolare dello sguardo maschile sul corpo femminile e, con essa, la storia della medicina occidentale, che fino a poco tempo fa non mostrava interesse – e ancor meno finanziamenti per la ricerca – per malattie che non riguardassero corpi di genere maschile. Con umorismo e intelligenza, il testo smaschera miti scientifici nella loro persistenza ostinata e ne rivela l’assurdità. Eppure, il discorso polifonico e serrato delle donne in scena non allevia il loro dolore, che è radicato sia nei loro corpi che nel sistema. La donna si cura (kills the party) non promette né una ricetta universale né la festa che risolverà tutto. Ma, dopo duemila anni di patriarcato, finalmente! un raggio di luce all’orizzonte.

Traduzione di Michela Bianchi (Civica Scuola Altiero Spinelli)
con la supervisione di Sarah Hofstetter
Regia della mise en lecture: Giulia Rumasuglia
Con: Anahì Traversi, Marta Malvestiti, Luz Beatriz Lattanzi
Inclusa una talk con l’autrice e la regista, moderato da Elisabeth Sassi


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