Luminanza è un reattore per la drammaturgia contemporanea svizzera di lingua italiana. Piattaforma di incontri e workshop in contatto con realtà svizzere e internazionali è possibilità di scoperta e approfondimento della scrittura drammaturgica. Luminanza è reattore, spazio di confronto, crescita e invenzione.
Luminanza ist ein Reaktor für zeitgenössische italienischsprachige Schweizer Dramaturgie. Als Plattform für Begegnungen und Workshops in Kontakt mit schweizerischen und internationalen Realitäten, ist Luminanza eine Gelegenheit, das dramaturgische Schreiben zu entdecken und zu vertiefen. Luminanza ist ein Reaktor, ein Raum der Begegnung, der Diskussion, des Wachstums und der Erfindung.
Luminanza est une réacteur pour la dramaturgie contemporaine suisse de langue italienne. Plateforme de rencontres et d’ateliers en contact avec les réalités suisses et internationales, elle représente la possibilité de découvrir et d’approfondir l’écriture dramaturgique. Luminanza est un réacteur, un espace de comparaison, de croissance et d’invention.
Luminanza es ün lavuratori da fuormaziun da dürada d’ün on per la dramaturgia contemporana svizra in lingua taliana, adressà a giuvens U35.
Sco plattafuorma per inscunters e workshops naziunals (svizzers) ed internaziunals spordsch’la la pussibiltà da scuvrir ed aprofondir la scrittüra dramaturgica. Luminanza es ün spazi da cunfrunt, svilup ed inveziun.
Sco plattafuorma per inscunters e workshops naziunals (svizzers) ed internaziunals spordsch’la la pussibiltà da scuvrir ed aprofondir la scrittüra dramaturgica. Luminanza es ün spazi da cunfrunt, svilup ed inveziun.
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Sostenuto da
Pro Helvetia, Société Suisse des Auteurs, Oertli Stiftung, Ernst Göhner Stiftung, Fondation Jan Michalski, Museo d’Arte di Mendrisio, Città di Lugano, Comune di Chiasso.
Partner progetto PRISMI
LAC, Lugano Arte e Cultura, Theater Winkelwiese, Theater Marie, TOBS - Theater Orchester Biel Solothurn.
Ecologia ︎
Alan Alpenfelt
Responsabile Luminanza
Co–coordinamento
alan-alpenfelt.ch
Co–coordinamento
alan-alpenfelt.ch
Alan è un artista svizzero di performance e installazioni, regista e formatore teatrale, animatore di radio comunitarie e giovanili, DJ, produttore discografico, insegnante di inglese CELTA.
Dal 2020 coordina Luminanza, un reattore svizzero di teatro contemporaneo in lingua italiana, progetto vincitore del bando Close Distance di Pro Helvetia.
Nel 2022 ha co-vinto lo Swiss Performing Arts Award per il suo lavoro di networking.
Nel 2018 ha seguito un master in regia al LAC, coadiuvato dal direttore Carmelo Rifici e la tutor e dramaturg Francesca Garolla. Come regista – dal 2014 ad oggi – ha portato in scena l'adattamento musicale Words and Music di S. Beckett (spettacolo selezionato per il Rencontre du Théâtre Suisse 2015), Il Processo per l'Ombra dell'Asino, Operazione Vega e Sera d'Autunno di F. Dürrenmatt, Lungs di Duncan Macmillan, L'Epidemia di Agota Kristof e Jackie di Elfriede Jelinek, quest'ultimo prodotto da LAC. Parte del suo interesse si rivolge all'esperienza one-to-one. Il progetto Secret Sound Stories è stato invitato alla Biennale dell’immagine di Chiasso 2014, Trasparenze Modena (2015), AltoFest Napoli (2016), AltoFest Valletta, Malta (2018), Ural Industrial Biennale, Russia (2021). La sua mostra audio-visiva Binaural Views of Switzerland è stata selezionata da Pro Helvetia per la Swiss Selection Edinburgh 2021.
Accanto alle attività teatrali, Alan Alpenfelt è insegnante d’inglese cerfiticato CELTA. È attivo nel mondo delle radio comunitarie, per le quali ha lavorato in Svizzera, Benin e Marocco.
Dal 2020 coordina Luminanza, un reattore svizzero di teatro contemporaneo in lingua italiana, progetto vincitore del bando Close Distance di Pro Helvetia.
Nel 2022 ha co-vinto lo Swiss Performing Arts Award per il suo lavoro di networking.
Nel 2018 ha seguito un master in regia al LAC, coadiuvato dal direttore Carmelo Rifici e la tutor e dramaturg Francesca Garolla. Come regista – dal 2014 ad oggi – ha portato in scena l'adattamento musicale Words and Music di S. Beckett (spettacolo selezionato per il Rencontre du Théâtre Suisse 2015), Il Processo per l'Ombra dell'Asino, Operazione Vega e Sera d'Autunno di F. Dürrenmatt, Lungs di Duncan Macmillan, L'Epidemia di Agota Kristof e Jackie di Elfriede Jelinek, quest'ultimo prodotto da LAC. Parte del suo interesse si rivolge all'esperienza one-to-one. Il progetto Secret Sound Stories è stato invitato alla Biennale dell’immagine di Chiasso 2014, Trasparenze Modena (2015), AltoFest Napoli (2016), AltoFest Valletta, Malta (2018), Ural Industrial Biennale, Russia (2021). La sua mostra audio-visiva Binaural Views of Switzerland è stata selezionata da Pro Helvetia per la Swiss Selection Edinburgh 2021.
Accanto alle attività teatrali, Alan Alpenfelt è insegnante d’inglese cerfiticato CELTA. È attivo nel mondo delle radio comunitarie, per le quali ha lavorato in Svizzera, Benin e Marocco.
Matteo Luoni
Dramaturg, pedagogia,
Co–coordinamento
Co–coordinamento
Matteo Luoni si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nel 2015. Debutta come autore con L’anatomia degli affetti, con Federica Fracassi, supervisione di Lucia Calamaro. Comincia a lavorare con Antonio Latella e prende parte come drammaturgo al progetto vincitore di premi Ubu e del Premio della Critica Santa Estasi, firmando la riscrittura di Elettra. Negli anni successivi lavora come assistente di Latella e, come autore, con Linda Dalisi (Aiace), con Simon Waldvogel (Adios), con Pablo Solari (Le ossa danzanti) e con Domenico Ingenito (Deliquio). È stato invitato a far parte dei gruppi di autori/autrici allo Studio Européen alla Chartreuse (FR) nel 2017 e a DramaLab di Fabulamundi/PAV (IT) nel 2018.
Nel 2020 è alla Biennale di Teatro di Venezia con Elia Kazan. Confessione americana (regia Pablo Solari), il cui testo arriva finalista, nel 2021, al premio Hystrio-Scritture di scena.
Nel 2022 collabora alla drammaturgia di Fame, di e con Alice Redini (premio Mariangela Melato 2022). È parte fondante di Bottega Materia, ente del terzo settore, per il quale lavora sul territorio della periferia ovest di Milano, tenendo corsi e laboratori. Lavora con studenti delle scuole medie, superiori e con aziende in percorsi di formazione alla scrittura.
Nel 2022 è selezionato da Ndn - Network Drammaturgia Nuova - per il quale scrive il testo Casa con vista.
Dal 2020 è tutor e co-coordinatore, con Alan Alpenfelt e Mara Travella, di Luminanza, reattore per la drammaturgia svizzera di lingua italiana, progetto formativo sostenuto da ProHelvetia, ora alla terza edizione.>
Nel 2020 è alla Biennale di Teatro di Venezia con Elia Kazan. Confessione americana (regia Pablo Solari), il cui testo arriva finalista, nel 2021, al premio Hystrio-Scritture di scena.
Nel 2022 collabora alla drammaturgia di Fame, di e con Alice Redini (premio Mariangela Melato 2022). È parte fondante di Bottega Materia, ente del terzo settore, per il quale lavora sul territorio della periferia ovest di Milano, tenendo corsi e laboratori. Lavora con studenti delle scuole medie, superiori e con aziende in percorsi di formazione alla scrittura.
Nel 2022 è selezionato da Ndn - Network Drammaturgia Nuova - per il quale scrive il testo Casa con vista.
Dal 2020 è tutor e co-coordinatore, con Alan Alpenfelt e Mara Travella, di Luminanza, reattore per la drammaturgia svizzera di lingua italiana, progetto formativo sostenuto da ProHelvetia, ora alla terza edizione.>
Francesca Garolla
autrice, dramaturg, regista
autrice, dramaturg, regista
Francesca Garolla studia Filosofia all’Università degli studi di Milano e si diploma in regia all’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi.
Per anni ha collaborato con Teatro i, piccola e attiva realtà milanese, partecipando alle principali produzioni come interprete, dramaturg e autrice, e diventando parte della direzione artistica e socia del teatro.
Parallelamente alla conduzione di questo progetto culturale sviluppa un forte interesse per la ricerca e un autonomo percorso di ricerca.
Dal 2014 i suoi testi iniziano ad essere veicolati in Francia e scritti grazie a residenze di scrittura. Tra questi, in particolare: Non correre Amleto, selezionato nel Palmarès della Maison Antoine Vitez del 2018 e segnalato da la Comédie Française nel 2019, e Tu es libre, anch’esso tradotto con il contributo della Maison Antoine Vitez, realizzato in residenza a La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Avignone, dove è stata più volte, e presentato all'interno dei Rencontres d'été durante il Festival d'Avignone 2017, anch’esso segnalato da la Comédie Française come uno dei testi più significativi della stagione 2017/2018, Tu es libre e finalista al Premio Riccione 2017 ed è stato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’autunno del 2020.
Nel 2020/2021 è l’unica lauréat europea della sezione di scrittura teatrale della Cité Internationale des Arts di Parigi, dove scrive Se ci fosse luce, ispirato ai fatti del sequestro Moro, di cui, nel 2023 ha curato anche la regia, grazie ad una coproduzione LAC - Lugano Arte e Cultura ed ERT-Emilia Romagna Teatro. Se ci fosse luce è stato selezionato all’interno del Palmarès di Artcena – aide à la création, dispositivo che sostiene la produzione del testo in Francia.
Nel 2022, sempre grazie ad una residenza artistica à La Chartreuse, conclude il suo ultimo testo, Per la vita, sostenuta dall’Istituto italiano di cultura di Parigi, che lo ha presentato in versione bilingue lo scorso novembre. Nello stesso anno vince il Premio Valeria Moriconi Futuro della scena, grazie alla segnalazione di Emma Dante.
In fine, si segnalano la collaborazione alla scrittura del mediometraggio di Barbara Apuzzo e Teresa Sala Non è amore questo.
Tutti i suoi testi sono tradotti in francese, ma è tradotta anche in ceco, rumeno e inglese, ed è autrice selezionata nel progetto europeo Fabulamundi – Playwriting Europe.
È supervisor e consulente nella realizzazione di testi teatrali, podcast e soggetti cinematografici.
Parallelamente al suo percorso autorale approfondisce l’ambito della formazione, insegnando scrittura teatrale e scrittura creativa sia a professionisti che a neofiti in Italia, in Svizzera e in Francia.
Per anni ha collaborato con Teatro i, piccola e attiva realtà milanese, partecipando alle principali produzioni come interprete, dramaturg e autrice, e diventando parte della direzione artistica e socia del teatro.
Parallelamente alla conduzione di questo progetto culturale sviluppa un forte interesse per la ricerca e un autonomo percorso di ricerca.
Dal 2014 i suoi testi iniziano ad essere veicolati in Francia e scritti grazie a residenze di scrittura. Tra questi, in particolare: Non correre Amleto, selezionato nel Palmarès della Maison Antoine Vitez del 2018 e segnalato da la Comédie Française nel 2019, e Tu es libre, anch’esso tradotto con il contributo della Maison Antoine Vitez, realizzato in residenza a La Chartreuse – Centre National des écritures du spectacle di Avignone, dove è stata più volte, e presentato all'interno dei Rencontres d'été durante il Festival d'Avignone 2017, anch’esso segnalato da la Comédie Française come uno dei testi più significativi della stagione 2017/2018, Tu es libre e finalista al Premio Riccione 2017 ed è stato in scena al Piccolo Teatro di Milano nell’autunno del 2020.
Nel 2020/2021 è l’unica lauréat europea della sezione di scrittura teatrale della Cité Internationale des Arts di Parigi, dove scrive Se ci fosse luce, ispirato ai fatti del sequestro Moro, di cui, nel 2023 ha curato anche la regia, grazie ad una coproduzione LAC - Lugano Arte e Cultura ed ERT-Emilia Romagna Teatro. Se ci fosse luce è stato selezionato all’interno del Palmarès di Artcena – aide à la création, dispositivo che sostiene la produzione del testo in Francia.
Nel 2022, sempre grazie ad una residenza artistica à La Chartreuse, conclude il suo ultimo testo, Per la vita, sostenuta dall’Istituto italiano di cultura di Parigi, che lo ha presentato in versione bilingue lo scorso novembre. Nello stesso anno vince il Premio Valeria Moriconi Futuro della scena, grazie alla segnalazione di Emma Dante.
In fine, si segnalano la collaborazione alla scrittura del mediometraggio di Barbara Apuzzo e Teresa Sala Non è amore questo.
Tutti i suoi testi sono tradotti in francese, ma è tradotta anche in ceco, rumeno e inglese, ed è autrice selezionata nel progetto europeo Fabulamundi – Playwriting Europe.
È supervisor e consulente nella realizzazione di testi teatrali, podcast e soggetti cinematografici.
Parallelamente al suo percorso autorale approfondisce l’ambito della formazione, insegnando scrittura teatrale e scrittura creativa sia a professionisti che a neofiti in Italia, in Svizzera e in Francia.
Mara Travella
Co-fondatrice e coordinatrice piattafroma traduzione 2020-2022
Dottoranda presso l’Università di Zurigo all’interno del progetto Fabbricare l’Europa. L’Italia, la Svizzera, e l’industrializzazione del mercato culturale europeo (1955–1989), diretto dalla Prof. Dr. Tatiana Crivelli. Si occupa della storia dell’editoria della Svizzera italiana. A seguito degli studi liceali intraprende un percorso di studi in Lettere a Friborgo (letteratura italiana, spagnola e latinoamericana). Parallelamente all’ultimo anno di master, ha seguito un corso di editoria e traduzione letteraria (spagnolo-italiano) presso l’associazione Griò di Bologna. Mara fa parte del comitato del Festival Chiassoletteraria, collabora come giornalista per il Festival di narrazione di Arzo e con Babel Festival di letteratura e traduzione all’interno del progetto Tess. Nei mesi di settembre-ottobre 2019 ha collaborato con l’Ufficio Stampa Il Laboratorio delle Parole per il FFDUL (Film Festival Diritti Umani Lugano). A settembre 2019 ha seguito le Giornate della traduzione letteraria presso l’Università Link Campus di Roma. In qualità di giovane autrice svizzera ha preso parte nel 2019 al Cenacolo Eventiletterari Monte Verità (curatela di Prisca Agustoni) e ha scritto per Matteo Conconi la (sua) biografia intitolata Più forte di prima (Bellinzona, Edizioni Salvioni, 2019). Nel giugno 2019 ha presentato in una lettura pubblica alcuni testi tratti da Ode laica per Chibok e Leah, di Wole Soyinka, presso la libreria CTLL di Balerna. Per l’Associazione Frequenze di Chiasso ha curato il workshop sulla scrittura breve per gli allievi della scuola di commercio di Chiasso, legato alla mostra di Marco Lupi intitolata Meccanismi.
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