Prismi 2025


Joséphine Bohr, Lea Ferrari, Matilda Meneghetti e Romeo Gasparini sono le autrici e gli autori PRISMI 2025.



Prismi è un laboratorio biennale di alta formazione e professionalizzazione alla drammaturgia in lingua italiana, rivolto a drammaturghe e drammaturghi emergenti di nazionalità o residenza svizzera. Nel corso del 2025 svilupperanno un testo, a partire da una propria idea progettuale, incontrando esperti, sperimentando i testi con attori ed attrici , partecipando a residenze di scrittura e di traduzione, seguendo festival nazionali e internazionali. Nel secondo anno, presentano presso il LAC il loro testo in forma di mise-en-espace.


Joséphine Bohr
Autrice Prismi 2025

Bio

Il titolo me lo trovavi sempre tu è il suo primo testo teatrale, scritto nel quadro di Luminanza. È autrice di La terra trema, un testo performativo sul pittore Cesare Lucchini per il Museo d'Arte di Mendrisio. Con Camilla Parini è parte del programma Danse et Dramaturgie Suisse (2024 - 2026).
È traduttrice letteraria. Dal 2023 cura il progetto Coming Soon!+ The Podcast Lab, dedicato a scrittori e scrittrici emergenti.
Progetto

Buio. Buio buio buio luce. Un giorno di fine inverno, al crepuscolo del buio, ho partorito. Per un istante, sono stata posseduta dal mistero della vita, iniziata al mistero della vita. È durato poco, il mondo tangibile è rapido a prendere il sopravvento. Dalla pubertà alla menopausa siamo chiamate a fare i conti con la capacità del nostro corpo di generare la vita. Attraversiamo questo tempo portandocela dentro, come un macigno o come un raggio di sole riflesso sull’acqua, o come entrambe le cose. Nella rete intricata delle esistenze, nei solchi che l’esperienza scava sui nostri corpi, si raccolgono le storie. Ma le nostre storie restano mute: nel tempo, abbiamo imparato a costruire muri di silenzi inviolabili. Fino a quando, forse, dalla prigione della solitudine, non ti verrà voglia di prendere a martellate quei muri, aprire un varco, e andare incontro alle tue simili.

Lea Ferrari
Autrice Prismi 2025

Bio

Luminante e autrice del radiodramma "La Scuola ticinese" - prodotto da RSI Rete Due con la regia di Alan Alpenfelt e di "Valchera's" - prodotto dall'Unione Ticinese di Londra in occasione del 150esimo anniversario e inscenato presso il Cockpit Theatre di Londra, con Martina Greenwood e Nabila Dolfini.
È inoltre agronoma e pianificatrice del territorio in Canton Ticino.
Abita in Valle di Blenio.
Progetto

Una persona sorda parla; con una voce dissonante rispetto agli udenti. L'oralità è una forma alternativa alla Lingua dei Segni alla quale i/le bambini/e sordi/e sono stati educati/e. Spesso è stata imposta contro l'uso più semplice, chiaro, diretto e naturale dell'espressione con le mani. Infatti la LIS è una vera e propria lingua, che dovendo ovviare ai suoni, ai toni e a tutto il portato e le sfumature della voce, adotta espressioni del viso molto enfatici e movimenti del corpo dai significati precisi. Le possibilità offerte dalla commistione della LIS con il teatro, della musica con la performance LIS e dei sottotitoli, questa volta utilizzati per lo spettatore e spettatrice non segnante al contrario di come la televisione ne fa uso per includere i sordi: sono spunti per sviluppare un dispositivo drammaturgico che tiene insieme i due mondi, quello dei suoni e quello della percezione (vista e tatto) poggianti sulle parole. 

Romeo Gasparini
Autore Prismi 2025
Bio

Romeo Gasparini nasce a Lugano nel 1999 e sin dalla prima infanzia si approccia al teatro tramiti alcuni corsi con Emanuele Santoro al teatro “Il Cortile” di Viganello. Dopo un percorso scolastico ticinese molto convenzionale, culminato con la maturità federale ed un anno di studi universitari  di  giurisprudenza a Lucerna, decide di fare del teatro la propria professione e si trasferisce a Milano per studiare arti sceniche presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). Si laurea cum laude nel 2022 e lo stesso anno fonda il centro di produzione culturale Studio MIRA, con cui nei due anni successivi debutta due spettacoli di prosa originali.  Il primo (“Effimero”) è un progetto allestito con alcuni colleghi d’accademia ed un adattamento del romanzo “il Piccolo Principe” che ottiene un ottimo riscontro dal pubblico e dalla critica. Il secondo (“Il Grande Nulla - o ciò che ci aspettava”) è invece un progetto l più maturo e porta in scena un’inedita conversazione tra la Senatrice Liliana Segre e lo scrittore Primo Levi che, oltre a vantare attori under 30 di alto livello, debutta presso la stagione del teatro LAC di Carmelo Rifici. Negli anni successivi la laurea, Romeo ha continuato a lavorare come scenografo ed assistente alla regia per alcuni dei più importanti teatri d’Italia quali il Teatro alla Scala, il Maggio musicale fiorentino e la Fenice di Venezia, per grandi registi come Mario Martone, Paul Curran e Robert Carsen, conciliando i propri impegni professionali con quelli accademici previsti da un master in regia di opera lirica presso il Conservatorio di Verona intrapreso nel 2024.
Progetto

Nel 1917 il movimento artistico DADA, nato a Zurigo, sta vivendo il proprio periodo più florido. Sotto la guida di Tristan Tzara, artisti come Marcel Duchamp e Arturo Cravan si incontrano periodicamente al Cabaret Voltaire di Spiegelgasse 1, ma una sera di tardo settembre, si accorgono che un misterioso ospite che per mesi ha condiviso il loro tetto e la loro compagni, era l’agitatore politico e dissidente Vladimir Lenin. La rivoluzione che i giovani esponenti dell’avanguardia tanto sgonfiavano di compiere con l’arte, Lenin l’avrebbe realizzata con le armi.

In un mondo che di nuovo corteggia la tragedia della guerra, cosa significa oggi compiere un atto veramente rivoluzionario? Cosa ne possono i fragili strumenti dell’artista contro i ciclopici ingranaggi della Storia?

Matilda Meneghetti
Autrice Prismi 2025
Bio

“Sono nata nel 2006, al momento sono al quarto anno di liceo classico e non ho ancora imparato l’alfabeto greco. Italiana in Ticino, mi lamenterò sempre di essermi trasferita in uno dei pochi cantoni svizzeri che non mi avrebbe obbligata a imparare un’altra lingua oltre alla mia. Ho provato a fare e a imparare tante cose, stancandomi di tutto tranne che del teatro, che per ora regge il colpo della mia scarsa soglia dell’attenzione insieme, forse, solo alla letteratura, anche se adesso leggo di meno e scrivo di più di quando ero più piccola. Ho studiato musical, recitazione, e tante cose che devo ancora continuare a studiare. Tingo i capelli in modo che i bambini in colonia mi chiedano se li ho verdi naturali. La risposta, ovviamente, è sempre sì.”
Progetto

A partire dall’ipotesi di un antefatto ai Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello, in cui indago la possibilità di dare voce a due suoi personaggi muti (il Giovinetto e la Bambina), vorrei usare questo progetto per esplorare il mio rapporto con l’arte e il teatro. Un terzo dei personaggi il cui unico scopo è “vivere, almeno per un momento” in un dramma che avviene all’infinito e che non avrà mai luogo, sono già morti. Ed è forse la morte, insieme alla maschera (entrambi fulcri del mondo concettuale pirandelliano), l’elemento che sento permeare con più insistenza il testo e, con un nero umorismo degli eventi, anche la mia stessa esperienza di vita parallela all’opera. Lo scopo del lavoro è lasciarmi sorprendere dalle nuove direzioni che prenderà questo materiale teatrale, letterario ed esperienziale, dialogandovi con immutata curiosità. Senza eseguirne quindi una pedissequa riscrittura, ma sfruttandolo come innesco creativo. 

Prismi è sostenuto da
Pro Helvetia, SSA - Société suisse des auteurs et autrices, Ernst Göhner Stiftung, Città di Lugano, Museo d’Arte di Mendrisio, Comune di Chiasso

Partner 
LAC - Lugano Arte e Cultura